Vegan kimchi ricetta homemade

Avete mai sentito parlare di kimchi? Si tratta di un piatto tipico della cucina coreana divenuto famoso a livello globale soprattutto negli ultimi anni. Kimchi sta a Corea, come pizza sta ad Italia e credo che non ci sia coreano che non lo mangi, o che non ne abbia una discreta scorta nella propria casa!

Ma veniamo al dunque: che cos’è il kimchi?

Con il termini kimchi viene indicata una preparazione fermentata, tipica della cucina coreana, a base di verdure e vari condimenti (solitamente peperoncino, aglio, salsa di soia e/o pesce). Il più famoso è quello realizzato con cavolo cinese e quindi spesso, si pensa che kimchi voglia proprio indicare quest’ultimo. In realtà, può essere preparato con qualsiasi altro tipo di verdura e anche le combinazioni dei vari condimenti possono variare al punto tale che non esiste una ricetta universale. Ogni regione ha la sua versione e ogni famiglia lo personalizza secondo il gusto personale.

Renderlo vegano è stato quindi molto semplice: basta omettere la salsa di pesce e qualsiasi ingrediente di originale animale. Viene venduto già pronto in commercio, ma siccome la ricetta più diffusa contiene generalmente la salsa di pesce, è bene sempre controllare la lista di ingredienti, se non specificatamente indicato essere adatto per i vegani. In Corea viene utilizzato come base per moltissimi piatti tradizionali, ma anche come semplice condimento, come contorno, o semplicemente consumato da solo. È prese praticamente ad ogni pasto e vista la sua lunga conservazione, viene spesso realizzato in grandi dosi prima dell’inverno e consumato durante tutto l’anno.

La sua storia ha radici molto profonde e il kimchi era già presente in antichità, quando la verdura raccolta in estate veniva così conservata per essere consumata durante l’inverno. In passato (ma anche ai giorni nostri per chi ancora è fortemente legato alla tradizione), il kimchi veniva lasciato fermentare in grosse giare apposite conservate sottoterra all’aperto.

Ma quali sono i motivi per cui il kimchi è divenuto così popolare anche in Europa?

A parte lo spopolare della cultura coreana ormai anche in Occidente, il kimchi è divenuto popolare per essere un cibo sano ricco di numerose proprietà benefiche. Oltre ad essere ricco di probiotici, alleati del nostro sistema digerente e derivanti proprio dal processo di fermentazione, si dice che il kimchi sia in grado di:

  • rendere la pelle e capelli più luminosi;
  • favorire le difese immunitarie;
  • abbassare i livelli di colesterolo nel sangue;
  • rallentare il processo di invecchiamento;
  • aiutare la perdita di peso

(Leggi questo articolo per la lista completa dei presunti benefici: https://www.seoul.com.sg/amazing-health-benefits-of-kimchi/)

Che sapore ha?

Il kimchi ha un sapore molto forte e pungente, dato senz’altro dai condimenti utilizzati nella sua preparazione, ma anche ai batteri che si sviluppano durante la fermentazione. In un certo senso, assomiglia molto come sapore ai crauti austriaci, ma con una nota piccante (dovuta al peperoncino) e, se lo metterete, anche piuttosto agliosa. In realtà, la prima volta che ho mangiato il kimchi originale, non ne ero rimasta entusiasta, proprio a causa del suo sapore molto aglioso. Facendolo in casa, ho potuto scegliere di non metterlo e quindi di ottenere un sapore che mi piacesse più. In generale, se lo lasciate fermentare poco tempo, il sapore sarà più delicato, mentre se lo lasciate in frigo per mesi, diventerà più acidino e meno gradevole da essere consumato da solo. Potete comunque “smorzarne” il sapore cuocendolo o usandolo come ingrediente in qualche ricetta.

L’importanza degli ingredienti

Come detto in precedenza, il kimchi può essere preparato un po’ con quello che si vuole! Il più comune e tradizionale è realizzato con il cavolo cinese, ma nessuno vi vieta di usare il cavolo cappuccio, o addirittura zucchine, cipollati o altre verdure a radici. Inoltre, uno degli ingredienti principali e il peperoncino. Vi consiglio di non utilizzare quello “italiano” a cui tutti siamo abituati, a meno che non si tratti di scaglie di peperoncino “dolce” e quindi mediamente piccante. Attenzione: durante la fermentazione anche la piccantezza si intensifica, quindi se usate un peperoncino piccantissimo potreste ritrovarvi con un kimchi immangiabile!

L’ideale sarebbe acquistare il gochugaru, il peperoncino coreano utilizzato proprio per questo tipo di preparazione. Ormai, nei negozi di alimentari asiatici si riesce a trovare abbastanza facilmente. Si tratta di sacconi con il quale potrete preparare il kimchi periodicamente, più di una volta, senza problemi, oppure utilizzarlo in cucina per condire altri piatti, o per preparare il gochujang, una salina piccante coreana davvero molto buona!

Un altro ingrediente per preparare il condimento è la farina di riso glutinoso. Vi consiglio di acquistarla perché con essa potrete preparare tante altre cose interessanti, come i famosi mochi giapponesi, i dango o degli gnocchi di riso. In questo caso, servirà per preparare una specie di gel che legherà il resto degli ingredienti del condimento alla nostra verdura. Alcune ricette la omettono, facendo semplicemente una pappa col peperoncino, la salsa di soia ed eventualmente acqua e dolcificante liquido. A me piace molto la versione con la pappata di farina di riso. Se volete seguire la mia versione vi servirà.

Infine, mi servirà della salsa di soia (ormai reperibile in tutti i supermercati) o della salsa tamari (una versione della salsa di soia meno salata e priva di glutine). A me piace aggiungere anche dello zenzero in polvere, ma potete ometterlo.

Per rendervi la vita più facile, vi consiglio alcuni shop online dove potete trovare tutti gli ingredienti ed acquistarli senza problemi:

PAC MALL
Uno degli store online di prodotti coreani di riferimento! Cerco di fare ordini piuttosto concentrati e di rifornirmi di tutti gli ingredienti asiatici che mi servono da loro. Trovate davvero di tutto, anche del fresco, ma ovviamente ciò incide sui costi della spedizione. Vi consiglio di fare un giro sul sito e acquistare anche dell’altro.

ASIA MARKET
Ecco un altro sito piuttosto interessate dove trovate prodotti anche cinesi e giapponesi. Da qui potete acquistare la farina di riso glutinosa e la salsa di soia/tamari.

SUSHI-SUSHI
Un altro sito davvero interessante è SUSHI-SUSHI. Ovviamente, come dice il nome, è dedicato soprattutto agli ingredienti che servono per la realizzazione di quest’ultimo. Ma ci sono comunque anche altri ingredienti interessanti, nonché una sezione con gli accessori per prepararlo e servirlo! Trovate anche qui salsa di soia e farina di riso glutinoso.

Ecco un link per il peperoncino (GOCHUGARU).

Questa è la confezione da 500 gr, ma ci sono anche dimensioni più grandi: https://www.pacmall.it/index.php?id_product=48&rewrite=pac-polvere-di-peperoncino-per-salse-500g&controller=product

Qui trovate invece la farina di riso glutinoso:

https://www.ashttps://www.asia-market.it/shop/farine-c-12_19/farina-di-riso-glutinoso-cock-brand-400-g-p-60.html

Ovviamente trovate tutto anche su Amazon 😉

VEGAN KIMCHI HOMEMADE

Ingredienti:

1 cavolo cinese (o altra verdura)
75 gr farina di riso glutinoso
300 ml acqua
30 gr gochugaru (peperoncino coreano)
2 cucchiai salsa tamari (o salsa di soia)
sale
un pizzico di zenzero in polvere

Come si prepara?

  1. taglia il cavolo cinese in quattro parti e leva la parte centrale più rigida;
  2. dividilo in pezzetti e mettili in ammollo in una bacinella di acqua salata per almeno due ore;
  3. nel frattempo prepara il condimento: versa la farina di riso in una pentola o una padella e aggiungi l’acqua. Cuoci sul fuoco mescolando costantemente, fino a portare a bollore. Continua a cuocere fino a quando il composto non si addensa e fino ad ottenere una sorta di crema collosa. Lascia raffreddare completamente;
  4. trascorse le due ore, scola il cavolo e aggiungi le spezie al condimento. Versa il gochugaru, la salsa di soia e lo zenzero nella crema di farina di riso e mescola bene con un cucchiaio.
  5. versa il condimento sopra il cavolo, poi mischia tutto con il cucchiaio. Poi, usa le mani per condire completamente tutti i pezzetti di cavolo e unirle bene al condimento;
  6. prendi dei vasetti di vetro puliti e riempili con il kimchi. È importante premere bene le foglie per non lasciare aria all’interno del vasetto. Cerca di spingere con le nocche delle dita le foglie e di riempire il vasetto fino all’orlo. Chiudi e lascia riposare sul piano di lavoro per almeno 24 ore;
  7. il giorno dopo, trasferisci i vasetti in frigo. Aspetta due settimane e il kimchi sarà pronto!

Il tempo di riposo in frigorifero è abbastanza indicativa, ma due settimane è il periodo migliore per ottenere un kimchi fermentato. Nulla vieta di mangiarlo prima, ma ovviamente la fermentazione non sarà ancora avvenuta e il kimchi non avrà ancora acquistato quel sapore forte che tanto lo caratterizza.

Ora non vi resta che provare a farlo anche voi. Presto vi darò qualche idea per preparavi dei piatti gustosi e super veloci!

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