Tteokbokki: gnocchi di riso piccanti alla coreana (Ricetta Vegan) // Tteokbokki: Spicy Korean rice cakes (Vegan recipe)

(English recipe below) La scorsa settimana è venuta a trovarmi mia cugina Sarah e in questi giorni trascorsi assieme abbiamo viaggiato tantissimo, anche se in realtà non ci siamo mai praticamente mosse di casa!

Lo so, è paradossale, ma è così. Sarah mi ha fatto notare che nella mia vita viaggio di continuo e non solo quando sono in trasferta con la mia bella valigia rossa, ma anche quando sono qui, tra le mure del mio piccolo appartamento di Brescia. Dalla colazione, alla merenda, dal pranzo alla cena, viaggio attraverso paesi e continenti diversi senza nemmeno fermarmi in frontiera. Attraverso i confini senza indugi e paure, immergendomi di volta in volta nelle diverse culture dei luoghi che visito!

Ovviamente, non ho nessun potere paranormale. Non faccio uso del teletrasporto e tutto questo “viaggiare” figurato avviene solo all’ora dei pasti. Se c’è una cosa che Italy Quit Sugar mi ha insegnato, al di là del mangiare vegano e senza zucchero senza mai annoiarmi o rimpiangere la mia vecchia dieta, è proprio abbattere le frontiere in cucina. Noi Italiani siamo estremamente fortunati perché la nostra cultura gastronomica ci permette di mangiare piatti buonissimi ogni giorno e avere una dieta bilanciata già di base, ma spesso ci porta anche a chiuderci a ciò che è nuovo e ai sapori provenienti dagli altri paesi.

Alcuni si chiudono così tanto che tolto il risotto, la pasta e la bistecca ai ferri non sa più con cosa sfamarsi. Lo capisco, fa parte della nostra cultura e come siamo cresciuti. Mangiamo questo fin dallo svezzamento e se non usciamo dalla nostra routine quotidiana, siamo scettici e cauti su tutto ciò che non conosciamo bene. Uscire dallo schema è uno sfizio che ci togliamo nelle occasioni speciali, come la cena al ristorante giapponese costoso una volta ogni tanto, o la serata messicana con gli amici, il thailandese quando capita e tutto il resto quando siamo “in visita” altrove. Ma quanti invece aprono le porte a questi piatti quotidianamente? Quanti mangiano giapponese a casa, anche in maniera rivisitata senza avere un motivo preciso? Di solito, se lo prepariamo nella nostra cucina è sempre e comunque per una occasione speciale, mai per cambiare il menù del mezzogiorno.

A casa mia è diverso. Se nel frigo ho degli ingredienti che funzionano bene assieme per preparare messicano, allora si mangia messicano anche se è un martedì, se ho una pausa pranzo un po’ strettina e non c’è nessuna occasione speciale. Se un giorno invece mi ritrovo con dei ceci cotti nel frigo, allora quasi sicuramente preparerò qualcosa di medio orientale. Non serve un pretesto!

Io credo che in pochi ragioniamo così, ma questa piccola apertura ci rende possibile avere ogni giorno un piatto diverso in tavola e scoprire ricette buone e varie.

In questi giorni con mia cugina abbiamo viaggiato molto: siamo passate dai falafel con l’hummus comprati al mio ristorante preferito “I Nazareni” di Brescia, agli udon giapponesi che ho preparato io al volo per pranzo, ai gözleme turchi per cena, la torta pere e pistacchi tratti da un libro di ricette ispirate alla Syria, fino ad approdare in Corea con degli gnocchi di riso fatti in casa.

Ed è proprio di questi ultimi che vi voglio lasciare la ricetta perché li trovo geniali come preparazione e perché a mia cugina sono piaciuti davvero tantissimo. Piaceranno quindi anche a voi?

Vi racconto la storia questi GNOCCHI DI RISO. Il piatto completo in coreano si chiama Tteokbokki e viene considerato come uno degli street food più famoso in Sud Corea. A me ricorda molto il cacciucco perché é in fondo una zuppa al pomodoro con il pesce. Se siete amanti di serie tv provenienti da Seoul avrete sicuramente, almeno una volta, visto i protagonisti mangiare questi piccoli cilindri gommosi immersi in una salsa rossa piccante.
Da qui è partita la ricerca a capire come fosse la ricetta tradizionale e quali fossero le sue caratteristiche principali. È un piatto molto piccante e contiene del pesce, perciò mi immagino che il sugo nel quale vengono cotti abbia un forte sapore “di mare”.

Gli gnocchi di riso con i quali viene preparato il piatto ho avuto la fortuna di trovarli in un negozio di alimentari coreani a Barcellona e ho scoperto che in fondo si possono anche preparare comodamente in casa usando semplicemente dell’acqua e della farina di riso.

Come ho veganizzato la ricetta? Al posto del pesce, servito a tocchetti sottili di forma triangolare o rettangolare, ho sostituito con del tofu e ho aggiunto pezzetti di alga nori per dare quel sapore “marino”.

Preparare gli gnocchi di riso è molto divertente ed estremamente facile perché servono solo due ingredienti in parti uguali: farina di riso e acqua. Ci vuole un’ora per preparare la massa con cui formerete i cilindretti che taglierete per formare gli gnocchi, ma non dovete fare assolutamente nulla durante quel tempo se non aspettare che l’impasto cuocia al vapore.

Vi ho incuriositi abbastanza? Siete pronti a fare un salto a Seoul? Eccovi la mia ricetta VEGAN per i tradizionalissimi tteokbokki. Io li ho preparati già due volte: una volta per cena un giorno che non sapevo cosa preparare e l’altro giorno con mia cugina, semplicemente perché avevo voglia di piccante. Nessun altro motivo speciale! Fate la vostra “valigia mentale” e apritevi ad uno dei viaggi più semplici che possiate fare, comodamente standovene a casa vostra.

Tteokbokki: gnocchi di riso piccanti alla coreana (Ricetta Vegan)

Vegan Tteokbokki

Ingredienti:

Per gli gnocchi
150 gr farina di riso
150 ml acqua

Per il sugo
250 gr passata di pomodoro
acqua quanto basta
2 cucchiai di salsa di soia (o salsa tamari)
1 cucchiaio di farina di riso
1 panetto di tofu
1 foglio di alga nori
pepe nero
peperoncino in fiocchi
un filo d’olio
1/2 cipolla

Procedimento:

1 – in un recipiente in metallo (o una pentola di medie dimensioni), mettete la farina di riso e l’acqua e mescolate con un cucchiaio;

2 – prendete una pentola più grande rispetto al recipiente e mettetevi dell’acqua. Trasferite sul fuoco e mettete il recipiente contenente il composto in modo che venga scaldato con il vapore proveniente dalla pentola sottostante. Coprite con un coperchio il recipiente e lasciate passare un’ora;

3 – trascorsi i sessanta minuti, rimuovete il recipiente dalla pentola e lasciate raffreddare il composto al suo interno, poi usando le mani lavorate il composto fino ad ottenere un impasto morbido e lavorabile;

4 – dividete il composto e create dei cilindri di circa 5 mm di spessore, poi tagliate ogni cilindro obliquamente per creare i vostri gnocchi di riso che dovranno avere circa la lunghezza di 4/5 cm ciascuno;

5 – tagliate la cipolla a dadini sottili e fatela rosolare in un wok con un filo d’olio;

6 – tagliate il cubetto di tofu. Io di solito lo divido a metà e creo dei triangoli sottili, ma di grandi dimensioni;

7 – aggiungete il tofu, l’alga nori spezzettata con le mani grossolanamente le spezie e infine gli gnocchi e aggiungete acqua quanto basta per coprire il tutto con la parte liquida. Aggiungete anche il cucchiaio di farina di riso e mescolate bene;

8 – coprite con un coperchio e cuocete per una decina di minuti. Poi rimuovetelo e continuate la cottura fino a quando una parte dell’acqua non sarà evaporata e il sugo non sarà diventato un poco più denso. Vi ricordo che si tratta di una zuppa con molto sugo, quindi non fatelo seccare troppo e non fate evaporare troppo l’acqua;

9 – quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, rimuovete dal fuoco e servite ben caldo.

Nella mia ultima versione avevo anche aggiunto della bietola. In questo caso l’avevo cotta precedentemente con la cipolla e dell’acqua per poi aggiungere il resto degli ingredienti e continuare la cottura.

Eng 

Tteokbokki: Spicy Korean rice cakes (Vegan recipe)

Ingrendients:

For the rice cakes: 
150 gr rice flour
150 ml water

For the sauce
250 gr tomato sauce
water
2 tbsp soy sauce
1 tbsp rice flour
1 package of tofu
1 sheet nori seaweed
grounded black pepper
chilli flakes
drizzle of olive oil
1/2 onion

Method: 

1 – put the flour and water in a metal bowl (or in a medium size pan) and whisk using a spoon;

2 – bring a bigger pan than a bowl and add water in it. Transfer on the heat and bring water to a boil with the bowl on top of it, so that the mixture will cook thanks to the steam coming up from the boiling water. Cover the mixture with a lid and let it cook for one hour like this;

3 – after 60 minutes, remove the bowl from the pan and let the mixture cool before using you hands to work it to form a dough;

4 – divide the dough into 5 mm thick cylinders, then slice them to create your rice cakes which will be around 4 o 5 cm long each;

5 – dice a onion into fine cubes and let it brown in a wok with a drizzle of olive oil;

6 – meanwhile slice to tofu to form big but thin triangles or just slice it into thin rectangles;

7 – add the tofu, the nori seaweed roughly divided using your hands and then add the rice cakes and enough water to cover all the ingredients. Add the tablespoon of rice flour and mix well using a spoon;

8 – cover with a lid and cook for around 10 minutes. Then remove the lid and keep cooking until a part of the water has evaporated. Remember that this is a sort of soup, so keep a part of water so that it will have a thick but runny consistency;

9 – once you have reached the desired consistency, remove the wok from the heat and serve still warm.

In my latest version, I also added some chard that I first cooked with the onion and some water before adding the rest of the ingredients.

Nota: l’11 novembre viene festeggiato il Garaetteok Day in Sud Corea, ovvero la festa dedicata al gnocco di riso coreano. Durante la festività si tiene un evento a Seoul dove la gente si sfida a preparare lunghi cilindri di riso di diversi colori.

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